Bizet’s Carmen / Teatro alla Scala

Critical Acclaim "...Zanetti meritava rispetto: a parte qualche chiassosità d’avvio, ha puntato su colori, evidenze solistiche e dettagli. Istituendo un filo con la regia della Dante dove ogni gesto svela un’idea e la sua forza teatrale primigenia imperversa in sincronia con la musica, liberando una bellezza radicale e arcana che può togliere ancora il fiato.

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Angelo FolettoLa Repubblica
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“Chiude la rassegna la direzione di Massimo Zanetti, altro ripescato di Pereira che mancava dalla
Scala da anni e che oramai si è costruito una carriera quasi esclusivamente all’estero.
Francamente poco condivisibili in questo caso le contestazioni piovute al suo indirizzo nella ribalta finale. Se si escludono alcune imprecisioni col coro femminile, dovute probabilmente a tempi eccessivametne rapidi, la prova di Zanetti è stata di ottimo livello. La sua attenzione si è concentrata in particolar modo sul controllo di tempi e dinamiche, che hanno usufruito di excursus molto ampi tra l’adagissimo e il prestissimo, il pianissimo e il fortissimo. A titolo d’esempio portiamo la danza che apre il secondo atto, diretta egregiamente con un crescendo e accelerando continuo.”

Alberto Luchetti, OperaClick

“Massimo Zanetti, a dapper silver fox of a conductor, overflowed with energy, and we might have
wanted him to steal through the texture more often to provide some oomph. The prelude to Act III
had utter poise, whilst that to Act IV brimmed with joie de vivre and all the zest of Seville oranges: smouldering strings, lippy brass and rapping tambourine”

James Imam, Bachtrack

“Commovente, miracolosa, magistrale: inutile girarci attorno, la Carmen diretta da Massimo Zanetti al Teatro alla Scala sfiora il sublime. Roboante nell’ouverture, soave nei passaggi più intimisti, il tocco vibrante del direttore coglie ogni sfumatura dell’opera con straordinaria precisione, dando quasi l’impressione di saper disegnare i personaggi con le note.

Eccezionale l’esecuzione — spesso bistrattata — degli intermezzi, che grazie a Zanetti prendono
vita:  poetica, sognante, struggente quella dell’ Andantino quasi allegretto tra il secondo e il terzo atto, dove le note sembrano sbocciare come fiori; sanguigna, energica, quasi sincopata quella dell’Aragonese, che già prelude alle atmosfere del quarto atto.”

Ida Amlesù and Mattia L. Palma, Cultweek

“Abbiamo poi apprezzato la direzione di Massimo Zanetti. Escluse alcune imprecisioni nel coro, forse dovute anche ai tempi talvolta eccessivamente accelerati, l’orchestra è apparsa compatta, dinamica e molto variegata nella modulazione della partitura, molto vicina e in sintonia con la linea del canto, rispetto alla quale si è notata una perfetta simbiosi nei tempi, nelle dinamiche e nei numerosi crescendo e accelerando.”

Pietro Gandetto, L’Ape Musicale