“Accueillie par une spactaculaire ovation, cette incarnation majeuer doit beaucoup à la complicitè avec Massimo Zanetti, capable s’obtenir de l’Orchestra Filarmonica Marchigiana une exècution de grand relief.”
Ermanno Calzolaio, Amadeus
“Sul podio, Massimo Zanetti ha ben concertato la sua linea sottilmente poetica, cha ha fatto affiorare delicate risorse timbriche, senza sdolcinatezze.”
Francesco Arturo Saponaro
“Massimo Zanetti ha concertato la ricca partitura con tempi piuttosto lenti, tenendo il suono tendenzialmente leggero ma con improvvisi rigonfiamenti tesi a dare maggior effetto drammatico in passi come Che tua madre o Tu tu piccolo iddio. L’effetto è stato generalmente positivo, grazie anche all’ottima prova d’insieme fornita dalla Filarmonica Marchigiana.”
Domenico Ciccone, OperaClick
“La direzione di Massimo Zanetti non lascia dubbio alcuno, la sua gestualità essenziale imprime all’intera partitura un’idea di grandezza, senza mai calcare i volumi più del dovuto, senza mai imprimere alla partitura particolari orpelli. Lavora con un’ottima orchestra come quella della Fondazione Orchestra Regionale della Marche.”
Marco Ranaldi, Sipario
“Buon amalgama e concertazione ricca di chiaroscuri per la bacchetta di Massimo Zanetti alla direzione dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana: l’attenzione della direzione al rapporto buca-palcoscenico ha favorito non poco la buona riuscita del cast vocale. Pregevoli le sottolineature degli aspetti più ‘moderni’ della partitura e gli accenti drammatici privi di qualunque retrogusto stucchevole.”
Simone Manfredini, Opera World
“Massimo Zanetti ha diretto con maestria, esperienza e classe sottolineando i tanti particolari che caratterizzano la partitura. Con gesto elegante è stato ogni momento con la musica (molti direttori, anche dopo anni di carriera, vanno solo dietro alle melodie dei cantanti) e di conseguenza l’orchestra lo ha sempre seguito delineando con perfezione il terreno di azione di ogni protagonista. Questi ultimi quando il loro spazio è ben chiaro si sentono da un lato estremamente liberi, ma anche protetti e non abbandonati a loro stessi perché il direttore, tramite l’orchestra, controlla sempre il loro operato.”
Massimo Paolella, Il Picchionews